Lost & Found Podcast | S. 01 Ep. 07
Stand By Me l’hanno visto tutti. Su Stand by me ci hanno pianto tutti. Persino il titolo, il famoso Ricordo Di Un’Estate, è fin troppo evocativo. Tra la banda dei ragazzi ce n’era uno un po’ più affascinante, un po’ più personaggio, un po’ più grande dentro. Chris Chambers, il biondino. Quello bello appunto.
Bene, Chris Chambers era River Phoenix, allora giovanissimo attore dal roseo futuro hollywoodiano. Il prototipo del bello e dannato, amicone di Johnny Depp e dei Red Hot Chilli Peppers Flea e John Frusciante. Morto a 23 anni, nel giorno di Halloween.
River Jude Phoenix deve il suo nome all’inventiva dei genitori, entrambi hippies che vissero la Summer of Love di fine anni ’60, e si ispirarono al fiume del libro Siddharta di Herman Hesse. Il suo secondo nome, Jude, deriva invece dal famoso brano dei Beatles, Hey Jude.
Lo speedball dovrebbero classificarlo tra le armi di distruzione di massa. È il nome che viene dato al mix tra eroina e cocaina. Un vasocontraente e un vasodilatatore insieme. Una bomba. Il cuore, semplicemente, ti scoppia. Muori, e muori male.
A causa della scomparsa prematura, River Phoenix mancò diversi ruoli importanti, come Intervista col Vampiro poi assegnato a Brad Pitt. Quando era ancora in vita, invece, rifiutò clamorosamente la parte di protagonista ne Il Corvo, The Crow, che andò poi a Brandon Lee, figlio del grande Bruce Lee. Per uno scherzo del destino, Brandon morì tragicamente sul quello stesso set, poco dopo.
La notte del 30 ottobre 1993 River Phoenix si trovava al Viper Room, un club di Los Angeles la cui proprietà è in parte anche di un certo Johnny Depp. Quando cominciò ad assumere droga in modo incontrollato, non che fosse un fatto così isolato, probabilmente, erano presenti anche Flea, John Frusciante e Corey Taylor degli Slipknot. Il fratello Joaquin Phoenix, sì quel Joaquin Phoenix di Joker e Her, fu il primo, e forse unico, ad accorgersi della gravità della situazione, quando River era ormai riverso sul marciapiede esterno del locale in preda alle convulsioni. Quella sera River aveva i capelli corti, così nessuno lo riconobbe mentre agonizzava. Morì letteralmente per strada.
Un destino strano. Molte dediche postume, dagli R.E.M. ai Red Hot Chili Peppers al nostro Omar Pedrini. Un destino strano. Il suo ruolo perfetto, la consacrazione definitiva, doveva essere quello di Rimbaud in Poeti dall’Inferno. Un destino strano. Stand by Me.